Comunità per gestanti e madri con figli "Cassiopea"
(Articolo n. 74 della R.R. 04/07)

La Comunità di Accoglienza Gestanti, Madri e Bambini “Cassiopea” è un luogo socio-educativo residenziale, destinato ad accogliere donne con figli e/o gestanti (anche minorenni) che vivono situazioni di grave disagio psicologico, familiare e/o sociale. Si tratta spesso di donne che vivono in condizioni di povertà, di degrado socio-culturale e ambientale, di devianza, di malessere psicologico e che necessitano di sostegno al fine di ottenere una maggiore autonomia e una crescita individuale.
La comunità d'accoglienza per gestanti, madri e bambini “Cassiopea” offre e garantisce agli utenti ospiti della struttura:
Cure "materiali" alla persona: vitto, alloggio, assistenza sociale e sanitaria, tutela ed assistenza diurna e notturna;
Protezione e tutela per le donne ed i bambini che necessitano di cure fisiche e psico- sociali;
La tutela sociale della maternità attraverso l’attività di accoglienza residenziale di donne in difficoltà, maggiorenni o prossime alla maggiore età, con o senza bambini, con particolare attenzione per le donne in gravidanza, anche minorenni, senza alcuna distinzione di razza, nazionalità e religione, nel rispetto delle convinzioni etiche, morali, religiose delle stesse. La protezione della madre e del minore in caso di maltrattamenti, trascuratezza, deprivazione socio-culturale (povertà relativa) e assenza di risorse (povertà estrema). Residenzialità in pronto intervento in caso di grave urgenza.
La verifica e il supporto delle capacità genitoriali con invio di relazioni a scadenza concordata con gli Enti invianti.
L’acquisizione di autonomia personale della donna e della coppia madre-bambino attraverso l’acquisizione della consapevolezza del ruolo materno e l’educazione sul piano morale e psico-affettivo. Questo presuppone che la donna in situazione di disagio sia subito considerata come soggetto competente e non come semplice inviato. Favorire lo sviluppo di capacità critica per una corretta ri-socializzazione in vista di una progettazione futura e del definitivo reinserimento sociale.
Promozione di una rete di solidarietà in stretta connessione con tutte le risorse del territori.

Nello specifico per quanto riguarda la Comunità “Cassiopea” i parametri di qualità individuati sono:
  • Rispetto degli standard strutturali;
  • Professionalità degli operatori;
  • Progetto di comunità;
  • Presa in carico individuale;
  • Presenza della formazione/supervisione;
  • Rapporto costante con il servizio inviante;
  • Rapporto con la famiglia d’origine;
  • Temporaneità dell’intervento;
  • Strumenti di progettazione e monitoraggio;
  • Inserimento della comunità nella rete del territorio.

A CHI SI RIVOLGE

La Comunità di accoglienza è nata per rispondere a un'esigenza rilevata sul territorio riguardo a donne in gravidanza che non trovano nella loro famiglia e nelle reti sociali un appoggio ed un sostegno per vivere serenamente la loro maternità e si propone di offrire alle ospiti momenti di riflessione sulla loro esperienza di vita e sulle cause che hanno determinato la situazione di disagio in cui si sono trovate coinvolte, allo scopo di recuperare la dimensione umana e civile dei rapporti interpersonali, per ripartire con una vita nuova.
Il processo di aiuto educativo è orientato a facilitare lo sviluppo integrale della donna, stimolandone le potenzialità che le permettano di attuare, con senso di responsabilità, i suoi compiti di madre. La comunità si propone, inoltre, di curare in modo peculiare lo sviluppo psicofisico del bambini, assicurando l'assiduità delle cure materne, insostituibili soprattutto nei primi anni di vita; tutto questo nel rispetto della dignità della persona umana e della sua libertà di espressione.
A livello pedagogico ci si rifà all’idea di un’educazione intesa come umanizzazione

Sulla base dell’indirizzo personalista. Nella Struttura, orientata alla condivisione della vita quotidiana, si segue un modello di tipo familiare sottolineando, in questo modo, la matrice strutturale dell’agire educativo nel duplice significato di e-ducere ovvero tirare fuori dal soggetto le proprie potenzialità (che fa riferimento ad un codice paterno) ed il suo educare ovvero allevare, accudire (che fa riferimento ad un codice materno) nell’ottica generale che comunque non è il singolo operatore ma l’ambiente che fa terapia personali.

RICETTIVITÀ

La Comunità può accogliere 5 ospiti adulte con eventuali figli a carico.
La Casa accoglie minorenni e adulte in stato di gravidanza e/o con figli di ambo i sessi.
I nuclei accolti possono presentare i seguenti indicatori di rischio:
  • Cause sociali;
  • Cause relazionali da parte dei genitori;
  • patologie genitoriali;
  • maltrattamenti e/o abusi.

LE CARATTERISTICHE DELLA STRUTTURA

Le caratteristiche fisiche della struttura sono assimilabili a civile abitazione, di nuova costruzione nel rispetto delle normative vigenti in materia di edilizia ed urbanistica.
Nello specifico la Comunità sarà così organizzata:
n° 1 Reception Operatori
n° 1 bagno dedicato agli operatori
n° 2 stanze da letto doppie con capacità di accogliere madre e bambini a seguito
n° 1 stanza da letto singola con capacità di accogliere due mamme con bambini a seguito
n° 2 bagni dedicati alle utenti
n° 1 ambiente cucina
n° 1 sala pranzo\soggiorno\ studio

DURATA DEL SERVIZIO: la durata prevista è di massimo 24 mesi, salvo diverse disposizioni dei servizi sociali invianti.

COSTI: non ha costi per i destinatari.

MODALITÀ DI ACCESSO

Le donne madri e/o gestanti sono di norma segnalati dai servizi sociali del territorio di appartenenza, che formulano una proposta di inserimento in modo diretto o congiuntamente a un provvedimento del giudice minorile. I servizi territoriali, tenendo conto delle difficoltà e dei problemi della singola donna, indicano inoltre gli obiettivi e i tempi di accoglienza.
La Comunità di accoglienza per gestanti, madri e bambini “Cassiopea” garantisce un funzionamento per 365 giorni all’anno con una assistenza continuativa 24 ore al giorno. Le donne ospitate partecipano direttamente alla gestione della casa, occupandosi personalmente dell’igiene della stessa, della preparazione dei pasti e di tutto il necessario per vivere la quotidianità in un ambiente accogliente e familiare.
Inoltre, le madri, con il sostegno del personale educativo, si occupano personalmente del proprio figlio e vengono sostituite solo in caso di assenza motivata.
Le donne e i bambini possono ricevere visite da parte di familiari e amici, in base al relativo progetto individuale e concordando modi e tempi, con i servizi territoriali e eventualmente con il Tribunale per i Minorenni.
Le donne madri e/o gestanti sono di norma segnalati dai servizi sociali del territorio di appartenenza, che formulano una proposta di inserimento in modo diretto o congiuntamente a un provvedimento del giudice minorile. I servizi territoriali, tenendo conto delle difficoltà e dei problemi della singola donna, indicano inoltre gli obiettivi e i tempi di accoglienza.
La decisone per l’ammissione in Comunità viene adottata dall’équipe educativa, sulla base della valutazione compiuta in seguito a riunioni promosse dal coordinatore della comunità, il referente educativo e psicologo/psicoterapeuta della stessa, con il servizio sociale territoriale proponente e con eventuali altri servizi territoriali coinvolti nel caso in esame, tenuto conto della corrispondenza tra i bisogni e le esigenze presentati dal caso concreto e le opportunità offerte dalla Comunità.

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